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Emerald City

Ennesimo adattamento del celebre romanzo di Lyman Frank Baum del 1900, The Wizard of Oz (Il mago di Oz), che si discosta notevolmente dalle atmosfere dell’omonimo film di Victor Fleming con protagonista Judy Garland (pellicola del lontanissimo 1939).

Dimenticate il magico mondo coloratissimo e intriso di buoni sentimenti e preparatevi ad un regno devastato da guerre e lotte fratricide.

Emerald City

Emerald City – immagine by IMDB

È in questo universo parallelo in fermento che arriva l’infermiera ventenne Dorothy Gale (con il volto di Adria Ajona). La giovane, adottata piccolissima da Em e Jack, sta per conoscere sua madre biologica, proprio in una giornata in cui nella piccola cittadina del Kansas dove anni prima l’aveva abbandonata, sta per scatenarsi un terribile uragano. La donna però, viene ritrovata dalla stessa Dorothy agonizzante, in un rifugio anti-uragano, accanto al cadavere di un poliziotto. Nemmeno il tempo di saluti e porsi le giuste domande, che il tornado é a pochi passi da loro, tanto da costringere la giovane infermiera a rimanere protetta all’interno dell’automobile di servizio dell’agente deceduto. Il tornado la investe in pieno ed in pochi istanti catapulta lei e il cane poliziotto che si trovava nell’automobile in un mondo completamente diverso.

Emerald City

Emerald City – immagine by IMDB

Cani poliziotto e lauree in ambito sanitario a parte, fino a questo momento la trama si presenta a noi come familiare, compreso l’episodio di Dorothy che accidentalmente uccide una potente strega durante le fasi del suo “atterraggio” ad Oz.

Questo regno é abitato da diverse tribù, diverse per costumi e credenze, accumunati dall’insofferenza generale del dover sottostare a capricci e volontà del loro sovrano, un potente stregone che vive ad Emerald City, che una volta ottenuto il potere assoluto, sta cercando di bandire l’uso della magia da tutto il regno.

emerald city

Emerald City – immagine by IMDB

Il sospetto che ci viene guardando Emerald City é che la NBC stia cercando di realizzare la sua versione di Game of Throne, un fantasy ambizioso in cui la lotta di classe e le vicende private dei protagonisti si intreccino quanto più possibile. Anche per questo i toni si sono fatti più belligeranti, le atmosfere più dark. Il sogno però si scontra con una sceneggiatura ancora troppo poco interessante, una protagonista a cui ci sembra difficile affezionarci (non per colpa della sua interprete, ma proprio del personaggio) e la prospettiva di un viaggio lungo il sentiero d’orato che si preannuncia decisamente lungo.

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