La cronaca ce lo racconta molto più spesso di quanto vorremo saperlo: negli Stati Uniti le sparatorie che coinvolgono la polizia e che contano vittime afroamericane sono un problema serio, che spesso rischia di sfociare in rivolte sociali in strada. Shots Fired parte da questo e ne costruisce una serie crime. Per evitare di risultare però troppo banale e perdersi nell’oceano dei polizieschi attualmente in onda, rovescia le carte in tavola ed inizia raccontando una sparatoria in cui la vittima é un ragazzo bianco e a premere il grilletto é stato un poliziotto afroamericano, l’agente Joshua Beck (interpretato da Tristan Mack Wilds).
Per la delicatissima fase di indagine, il governatore Patricia Eamons (Helen Hunt) si affiderà all’investigatrice Ashe Akino (Sanaa Lathan) che lavorerà in team con l’avvocato indipendente Preston Terry (Stephan James). Com’é facile prevedere, nelle loro ricerche si imbatteranno in una cortina di omertà, razzismo e pregiudizi vari, anche tra colleghi poliziotti.
Purtroppo, al di là dello scambio narrativo tra vittima e carnefice di cui parlavamo in testa al post, Shots Fired non regala al pubblico nulla di nuovo.