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The Good Place

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Eleanor Shellstrop (Kristen Bell) è appena passata a miglior vita, dopo essere stata investita da un camion che trasportava prodotti contro la disfunzione erettile. Finisce nel lato buono dell’aldilà, chiamato The Good Place, dove le anime di tutte le persone meritevoli si godono l’eternità in quartieri appositamente organizzati e case su misura dei gusti personali di ognuno.

Ad ogni essere mortale terrestre viene infatti assegnato un punteggio per ogni azione compiuta, positiva o negativa che sia, e al momento del trapasso, vengono effettuati i debiti conteggi: se la persona raggiunge una determinata soglia di punteggio, ha un posto garantito nel Good Place. A detta dell’angelo supervisore Michael (Ted Danson), la neo arrivata Eleanor è addirittura ad un passo dalla santità: avvocato di successo che ha dedicato la propria vita a salvare detenuti dal braccio della morte.

Non passerà nemmeno un giorno dal suo ingresso in questo paradiso che Eleanor confessa alla sua anima gemella (servizio incluso nel pacchetto The Good Place) che in realtà si è verificato uno scambio di persona o un caso di omonimia perché sebbene il nome corrisponda, la biografia e i gusti che la giovane si è vista assegnare non corrispondono affatto alla sua vita mediocre e senza riguardi nei confronti del prossimo.

E così, in un certo senso prigioniera di un paradiso a cui sente di non appartenere, Eleanor dovrà scegliere se adattarsi ad un mondo colorato, dove é impossibile imprecare e sono tutti estremamente gentili oppure confessare tutto a Michael e scoprire cosa ne sarà di lei. Un importante fattore di complicazione sarà il fatto che ogni volta che Eleanor non si comporterà in linea con il codice di condotta del posto in cui si trova, inizieranno ad accadere cose assurde ed eventi al limite del ridicolo, che inizieranno a far insospettire anche lo stesso Michael.

The Good Place può vantare un ritmo sostenuto, una abbondante dose di ironia e scenografie dai colori pastello che farebbero invidia a Pushing Daisies (che ci manca ancora moltissimo). Cinismo contro buonismo a fare da filo conduttore agli abbondanti dialoghi “paradisiaci” e una coppia insolita come quella formata da Ted Danson e Kristen Bell ad impreziosire il tutto. Un gioiellino che ci ha fatto piacere scoprire.

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