Serie TV

Better Call Saul

Quando sono venuta a conoscenza dell’intenzione di quel geniaccio di Vince Gilligal di creare uno spin-off di Breaking Bad (una delle migliori serie televisive degli ultimi quindici anni secondo me) con protagonista l’avvocato traffichino Saul Goodman ammetto di essere rimasta un pò perplessa, in particolare in quanto ritenevo che il personaggio,ottimo come supporter, non avesse il quid tale da mantenere vivo l’interesse dello spettatore quando posto al centro dell’azione. Ho dovuto ricredermi. Effettivamente, il primo episodio parte un pò in sordina, presentandoci le origini di Saul (che in realtà si chiama James McGill) quale avvocato da strapazzo che vive alla giornata ed ha uno studiolo nel retro bottega di un salone da estetista thailandese. Durante la prima ora, seppur apprezzando la regia, l’atmosfera, nonchè la bravura di Bob Odenkirk, mi è sembrato più volte di assistere non ad un episodio del delfino ereditario di Breaking Bad bensì ad uno sketch di Mr.Bean in quanto al povero Saul ne capitano davvero di tutti i colori, forse troppe. Il secondo episodio invece riesce ad incollare lo spettatore allo schermo e a farlo sparare un paio di imprecazioni religiose e non al momento dei titoli di coda, che è sempre un bel segno. Insomma, Saul Goodman non sarà di certo Walter White ma siamo convinti che ci regalerà moementi di ottimo intrattenimento. Fingers crossed!

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