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Blood & Oil

Sono giovani e belli questi freschi sposini protagonisti di Blood & Oil. Sognano di fare fortuna aprendo lavanderie a gettoni in North Dakota (ebbene sì), che a quanto pare sta vivendo un’età dell’oro post-moderna, in seguito alla scoperta di un gigantesco giacimento petrolifero. Billy e Cody LeFever (questi i nomi della coppietta del cuore) fanno indebitare i parenti tutti, comprano una decina di lavatrici e partono con il pick-up verso questa terra promessa, Rock Springs, ma non fanno in tempo a varcare i confini dello stato che per poco non ci rimangono secchi. Usciti incolumi da un brutto incidente stradale, ma perdendo auto e macchinari, iniziano col botto la loro nuova avventura.

  

Ma ormai tornare indietro non si può, e occorre arrangiarsi. Frequentando i locali del posto iniziano a capire usi e costumi del North Dakota e iniziano a trovare disponibilità e anche un lavoro per tentare di rimettersi in sesto. Ma mentre la dolce Cody, che scopre nel frattempo di essere anche in dolce attesa, ottiene un tranquillo lavoro in una farmacia, il marito riesce ad entrare in possesso di un terreno con disponibilità di petrolio a Williston, anche grazie ad un generoso prestito. Inoltre, col suo bel faccino ed i modi da bravo ragazzo, entra anche nelle grazie del ricco magnate locale, Hap Briggs, che lo coinvolge in un giro di scommesse pericolose.

Una trama da soap opera in salsa western, che non si fa mancare niente: i poveri ma belli, il vecchio boss con pessime intenzioni, figli scapestrati, personaggi ambiziosi e l’eterna lotta tra buone intenzioni e la necessità di scendere a compromessi per sopravvivere. Mancano gli indiani e le musiche di Morricone, ma Blood & Oil è il perfetto rifacimento delle avventurose storie dei cacciatori d’oro di ormai due secoli fa, con il giallo delle pepite pescate nei fiumi sostituite dal nero del petrolio estratto dal suolo.

Una storia prevedibile e dialoghi a tratti imbarazzanti completano il triste ritratto di questo progetto che ha avuto una pluriennale gestazione e in cui – inspiegabilmente – credevano quasi tutti, che merita i pessimi ascolti che sta riscuotendo in America.

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