Serie TV

Galavant

Con colpevolissimo ritardo, anche LB Cinema si appresta a recensire/catalogare Galavant. [A mia discolpa posso dire che ero stra-convinta di aver già scritto due parole sulla serie, ma effettuando una ragionevole ricerca, qui non v’è traccia della suddetta].
Urge rimediare urgentemente, ora che anche la seconda stagione è terminata, proprio quella seconda stagione che fino all’ultimo sembrava non dover nemmeno esistere. Collocata in palinsesto in un periodo anomalo, in piene feste natalizie, tra capodanno e l’Epifania, “costretta” ad andare in onda di domenica ed etichettata come “musical extravaganza”, sembrava nutrire scarse speranze di successo, nonostante la Disney avesse interpellato proprio per Galavant alcuni autori storici, vincitori di numerosi premi.

In fondo Galavant è per davvero un prodotto anomalo. Seguendo le linee generali della classica favola disneyana, questa comedy da 20 minuti appena ribalta ogni convenzione più volte, talmente tanto e talmente bene che alla fine di tutto la morale rimane invariata: i buoni vincono sul male e l’amore trionfa su tutto. Ma se il finale è lo stesso di sempre, il viaggio è decisamente interessante: l’eroe a cavallo che cerca di metter su famiglia con la propria amata viene respinto perché il suo grande amore preferisce il potere all’amore, il re malvagio si scoprirà essere un bambinone inconsapevole di ogni cosa, la damigella in pericolo non avrà alcuna intenzione di farsi salvare, ecc.

Nel mentre un mix di situazioni incredibili, avventure grottesche e al limite di ogni logica, tra pirati e zombi, eserciti pronti per marciare ad un gay pride e maghi che somigliano a televenditori ciarlatani. Filo conduttore di ogni storia è la musica: canzoni orecchiabilissime e dai testi intelligentemente pungenti, che ironizzano su tutto, compresa la serie stessa, andando a toccare corde anche difficili e attuali, ma mai in maniera volgare o offensiva.

Un piccolo capolavoro di bravura collettiva, con un cast incredibilmente talentuoso e alcuni brani che vi rimarranno inesorabilmente impressi.

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