Serie TV

HAPPYish

Ogni tanto (troppo poco in verità) nel profondo oceano della serialità americana nel quale convivono delfini e pesci blob, si può trovare un’ostrica con all’interno una perla nera, ed è proprio quello che accade durante la visione di Happysh, dacchè si ha la sensazione di osservare qualcosa di raro e prezioso. La caratteristica principale di questo esperimento telefilmico, stroncato dopo solo una stagione, è la completa e viscerale empatia che qualsiasi reietto sociale, frustrato dalla propria vita monotona e senza significato può avvertire nei confronti del protagonista Thom Payne (Steve Coogan) il quale cerca di barcamenarsi tra un lavoro che non ama più da quando si è piegato alla modernità incalzante, lasciando il quarantenne a domandarsi chi sia il sadico ad aver inventato gli skinny jeans, mentre la moglie (una magnifica Kathryn Hahn) battaglia con sè stessa e verso il proprio lato artistico che sembra dover costantemente  soccombere ad un ingombrante senso materno. Racconto moderno satirico e cinico, è decisamente una ventata di aria fresca sia per l’arguzia dei dialoghi sia per la novità dell’impostazione registica.

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