Film

Interstellar

L’ultimo, ambizioso film di Nolan ha cercato di accontentare un po’ tutti: amanti dei film apocalittici, fanatici della fantascienza o della scienza, nerd invasati dai viaggi nello spazio e inguaribili romantici/sentimentali. Perchè nella trama intricata di Interstellar rientra tutto questo (giurin giurello che è vero). Siamo sul nostro pianeta Terra, in un futuro neanche troppo lontano, quando le risorse scarseggiano e la popolazione è stata decimata. I superstiti si dedicano alla coltivazione delle poche specie che hanno resistito a parassiti ed infezioni e nelle scuole si insegna a rinnegare il glorioso passato delle scoperte scientifiche del ‘900 e dei primi anni 2000. L’ex astronauta Cooper, grazie alla curiosità e l’ostinazione della figlia minore, scopre osservando degli strani fenomeni gravitazionali che poco lontano dalla fattoria di famiglia esiste una base NASA ancora operativa. Qui viene spiegato a Cooper che la Terra è ormai spacciata e che l’unica salvezza per il genere umano è quella di trovare un altro pianeta abitabile da colonizzare. Negli anni la NASA ha mandato diverse spedizioni in diversi punti della galassia, ma le varie opzioni devono essere vagliate personalmente prima di organizzare un trasferimento di massa. Da questa rivelazione alla scelta di mandare lo stesso Cooper in missione per “controllare” alcuni dei pianeti ispezionati il passo è breve. Dopo lo struggente addio con la sua famiglia, Cooper indossa la muta da astronauta e parte con i suoi compagni di viaggio verso luoghi in cui le leggi della fisica non funzionano esattamente come dalle nostre parti…. Un inno all’osare, al non rassegnarsi mai ma anche un viaggio attraverso lo spazio ed il tempo: un viaggio intricato, spesso caotico, a tratti senza senso. L’impressione che si ha guardando Interstellar è che Nolan si creda qualcuno che non è, un regista ormai arrivato che possa permettersi di tutto. I risultati in questo caso sono egregi, ma non abbastanza buoni nè per un film di fantascienza che drammatico-sentimentale. Crogiolandosi nell’abilità dimostrata negli intrecci spazio-temporali con Inception, Nolan pecca di orgoglio e confeziona un polpettone poco scientifico e molto melenso, a tratti geniale, a tratti noioso e non-sense, alternando azione e sentimento senza mai riuscire però ad amalgamare del tutto queste due anime del film.

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