Film

Kung Fu Panda 3

Per le filosofie orientali il chi è l’energia vitale che risiede e anima ogni cosa. Saper dominare il chi è prerogativa dei grandi maestri di arti marziali e meditazione, che hanno appreso la tecnica dopo decenni di allenamento. Ognuno di noi possiede questa forza vitale, ma quelli dei guerrieri abili e di animo nobile fanno particolarmente gola al perfido Kai, un tempo compagno del saggio Oogway, gran maestro di Kung Fu e guida spirituale del maestro Shifu e dei suoi 5+1 allievi. Kai era stato esiliato nel mondo degli spiriti proprio da Oogway, che aveva visto nella sua brama di potere una minaccia per la Cina, ma è riuscito a trovare il modo di tornare tra i vivi e riprendere la via per la conquista del potere. Con l’aiuto involontario dei migliori guerrieri della nazione, a cui sottrae il chi, trasformandoli in guerrieri di giada sotto il suo diretto controllo, Kai sembra inarrestabile.

L’unico in grado di fermarlo sembra essere il Guerriero Dragone, che sappiamo dai precedenti film della saga essere proprio l’adorabile panda Po. Questa volta la missione che il simpatico panda dovrà affrontare sarà prima di tutto interiore piuttosto che di combattimento a mani nude (che comunque non mancherà). Per poter apprendere in fretta l’arte di manipolare il chi, Po dovrà infatti prima di tutto imparare a conoscere se stesso, un’impresa facile solo all’apparenza.

Ci viene infatti ricordato che il buon Po ha creduto in buona fede di essere un’oca per tutta la sua vita, essendo stato adottato da piccolissimo da un premuroso rappresentante di questa specie, che non gli ha mai rivelato, fino agli eventi narrati nel primo film, di non essere il suo genitore biologico. Basterebbe questa confusione interiore per rallentare il processo di apprendimento per la manipolazione del chi, ma il destino ci mette una zampa facendo arrivare all’improvviso nel villaggio di Po e dei suoi compagni guerrieri un nuovo personaggio. Li è un grosso e pingue panda, arrivato da lontano alla ricerca di suo figlio, perduto da tempo. In un battibaleno Po si trova così con due padri, entrambi adorabili ed affezionati al tenero guerriero con la faccia tonda, che dopo un’iniziale fase di diffidenza e gelosia, non indugeranno ad unire le forze per aiutare il figlio nell’impresa.

Terzo capitolo di una delle saghe per grandi e piccini più colorate e divertenti degli ultimi anni, che mescola diversi stili di animazione, rendendo omaggio a cultura e tradizioni orientali, sapientemente narrate con tecnica occidentale all’avanguardia. Un tripudio di buoni sentimenti e divertimento alla portata di tutti, con un messaggio di fondo bellissimo.

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