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Nel Maine, precisamente nella cittadina di Derry, nell’ottobre del 1988, iniziano a verificarsi episodi di morti violente con protagonisti ragazzini. Una delle prime vittime é Georgie, uscito di casa da solo con la barchetta di carta realizzata da suo fratello Bill, costretto a letto dall’influenza ed impossibilitato a giocare con lui. Ha da poco piovuto e Georgie, uscito col suo piccolo impermeabile giallo, lascia scivolare la barchetta lungo i rivoli d’acqua che scorre lungo il lato della strada, fino a quando questa non finisce dentro una grata di scolo. Chinandosi per controllare dove fosse finito il suo gioco, George si ritrova faccia a faccia con Pennywise, un demone mutaforma che predilige l’aspetto di uno spaventoso clown. I due chiacchierano per un po’, fino a quando George non viene violentemente risucchiato all’interno del condotto fognario.

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IT – immagine by IMDB

A distanza di mesi, le sparizioni misteriose di bambini continuano, tanto che in città é stato istituito il coprifuoco. Bill (interpretato da Jaeden Lieberher) non si da pace per la sorte del fratellino ed insieme ad un gruppo di amici indaga sulla sua scomparsa. Al gruppo, chiamato I Perdenti (The Losers) perché composto essenzialmente da vittime di bullismo, si aggiungerà in un secondo momento anche Ben (Jeremy Ray Taylor), appena trasferito in città.

Inizia così uno dei fenomeni horror del secolo scorso, nato come romanzo dalla penna di Stephen King e arrivato al grande pubblico attraverso la miniserie in due episodi del 1990, con protagonista un magistrale Tim Curry. In questo nuovo adattamento, a vestire i panni del malefico pagliaccio Pennywise troviamo il giovane Bill Skarsgård ed il suo inquietante ghigno.

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IT – immagine by IMDB

Questo IT del 2017 non ha nulla da invidiare alla serie di quasi 30 anni fa. L’atmosfera cupa del Maine e il timore di ritrovarsi Pennywise sotto il letto sono le stesse, così come uno dei temi di fondo principali: il passaggio dall’infanzia all’età adulta ed il tumulto interiore che esso comporta, il senso del gruppo e dell’amicizia, la lotta dei ragazzi – da soli – contro tutto e tutti. Possono cambiare tecnica e protagonisti, ma IT rimarrà sempre il più iconico e controverso lavoro di King, monumentale ed intenso, anche sul grande schermo.

 

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