Serie TV

Sense8

SPOILER SU TUTTA LA PRIMA STAGIONE!

Premessa: ho adorato questa serie. Ma proprio senza vergogna, con tanto di binge watching e ricerca frenetica di notizie a riguardo in ogni pertugio del web.
Ciò detto, l’ultima fatica dei Wachowskis e di J. Michael Straczynski non è di certo priva di difetti, primo fra tutti (e forse quello imperdonabile) una puntata finale che dire affrettata e strozzata sarebbe un eufemismo, situazione che poteva essere evitata senza problemi magari con un altro episodio da 60 minuti, arrivando così ai canonici 13  a cui molte serie ci hanno abituato.
Ammetto che forse il problema è maggiormente legato al mio odio viscerale per i finali aperti e alle produzioni che lanciano domande su domande e di risposte ne danno veramente poche (Lost i’m looking at you) benchè sapessi fin dalla prima puntata che Sense8 sarebbe stato per me, in questo senso, fonte di frustrazione.
Escludendo questo pensiero, è innegabile che la serie sia sopra la media non solo delle produzioni di stampo “estivo”, sia come valore prettamente visivo che strutturale, ma anche per quanto riguarda il cast stellare, la fotografia e una caratterizzazione dei personaggi profonda ed impeccabile.
La trama in sè ricorda molto Touch (RIP) in quanto i protagonisti sono otto individui (Will, Riley, Nomi, Kala, Capheus, Sun, Lito, Wolfgang) diversissimi per background e stile di vita che improvvisamente si trovano collegati a livello psichico/spirituale/astrale a seguito della visione di una donna che commette suicidio; in seguito si verrà a scoprire che tale signora (interpretata dalla sempre eccellente Daryl Hannah) è una sorta di madre mistica per i protagonisti la quale ha dato vita a questo loro legame nel momento del  trapasso.
Ovviamente c’è anche il cattivone di turno che vuole trovare tutti i “sensate” ed eliminarli; a contrastarlo c’è Jonas (Naveen Andrews) il quale farà di tutto per proteggere gli otto personaggi mentre questi cercano di raccapezzare qualcosa della loro nuova realtà.
Ordunque, sebbene i personaggi siano tutti davvero ben delineati, uno dei punti deboli dell’intera struttura è secondo me l’eccessivo focus su Will  (Brian J. Smith) e Riley  (Tuppence Middleton), di gran lunga i sensate con le backstory meno interessanti.
Concedo di essere un pò di parte in quanto sarei stata felicissima di guardare dodici puntate di Sun (Doona Bae) che prende a sberle chiunque le capiti a tiro, di Nomi (Jamie Clayton) che guarda con gli occhi a cuoricino Amenita ( Freema Agyeman, Martha Jones ragazzi!) o di Wolfgang (Max Riemelt)che cammina con l’aria imbronciata, ma quei due che dovrebbero essere i Neo e Trinity della situazione non sono proprio riuscita a trovarli coinvolgenti ed, anzi, a mio parere appesantiscono notevolmente la narrazione.
Altro aspetto che mi ha lasciata davvero perplessa è la scelta di fare dei primi piani molto ravvicinati di donne nell’atto di partorire (in particolare nell’episodio dieci). Ma anche no, per piacere!
Concludendo, la serie VA GUARDATA ed amata, accordandogli spazio per crescere e migliorare di puntata in puntata realizzando, infine, un circolo votivo per il rinnovo e l’arrivo di una seconda stagione.
Possibilmente senza parti, grazie.

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