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The Frankenstein Chronicles

In queste settimane troviamo Sean Bean, indimenticato Ned Stark di Game of Thrones (senza dimenticare il suo nutrito curriculum cinematografico) un po’ ovunque. Abbiamo già avuto modo di parlare si Legends, serie tv americana giunta alla seconda stagione, e oggi spendiamo qualche parola su The Frankenstein Chronicles, nuova produzione britannica in 6 episodi in onda su itv.

La vera protagonista è la fumosa Londra del diciannovesimo secolo, ricostruita ad arte per sembrare l’habitat ideale di qualunque serial killer. Ormai le serie in costume inglesi sembrano essere ambientate in sole due epoche: l’età vittoriana e nella prima metà del Novecento. Un classico per chi ne ha viste almeno una decina.

  

The Frankenstein Chronicles sembra essere la risposta totalmente inglese alla co-prodotta Penny Dreadful, in onda su Showtime. Come quest’ultima, attinge alla letteratura dell’epoca, inserendo personaggi e tematiche che ricordiamo dal romanzo gotico. Nel 1827 l’ispettore John Marlott della polizia fluviale, in seguito all’ennesima operazione sotto copertura per arrestare dei trafficanti di oppio, scopre il cadavere di una bambina, che il medico legale classificherà come un “collage” di ben 8 bambini diversi, le cui membra sembra siano state assemblate post-mortem. In quegli anni si sta discutendo in parlamento di una legge, l’Anatomy Act, che potrebbe consentire a medici e studiosi di procedere liberamente alla dissezione di cadaveri per uso didattico o di ricerca medica. Ai capi di Marlott e a Sir William Chester, sembra quindi logico che il criminale che ha compiuto un tale scempio cerchi di attirare l’attenzione sulla proposta di legge, mettendo in cattiva luce l’operato dei medici di allora. Chester sceglie il mite ispettore per condurre un’indagine abbastanza segreta per individuare il killer, che sarà aiutato dal collega Nightingale.

Una trama del genere è facile ricollegarla al Frankenstein di Mary Shelley, ambientato nella stessa epoca, ma dal capolavoro letterario, The Frankenstein Chronicles sembra riprendere esclusivamente ambientazione e assemblamento di cadaveri che sembrano riprendere vita. Per il resto la serie segue le indagini sul caso, scoprendo poco a poco il triste (ovviamente) passato del protagonista e facendoci conoscere un po’ di storia britannica.

Quindi una serie in costume che attinge dalla letteratura e inserisce alcuni personaggi storici realmente esistiti (come Sir Robert Peel) così come la stessa Mary Shelley. Il risultato è una serie che coinvolge, con un protagonista indubbiamente ottimo e una sceneggiatura che racconta di bambini scomparsi e cadaveri assemblati. Non il solito crime in costume, tutto sommato.

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