Film

The Monuments Men

La Seconda Guerra Mondiale sta volgendo al termine, i nazisti si stanno ritirando dai territori occupati trafugando opere d’arte da musei e collezioni private (soprattutto appartenenti ad ebrei).

Frank Stokes, studioso d’arte, riesce a convincere il Presidente degli Stati Uniti a far arruolare alcuni esperti d’arte al fine di “combattere” questi furti d’arte volti ad arricchire il Führermuseum o a distruggere gran parte del patrimonio artistico mondiale.

Più difficile sarà convincere l’esercito, una volta arrivati sul posto, a farsi aiutare nella propria missione: inseguire i nazisti in fuga e mettere a rischio la vita dei soldati superstiti salvare l’Arte.

Ispirato ad eventi realmente accaduti, Monuments Men è un film che, se non impressiona per la regia e la tecnica, commuove per la realtà che racconta. Non c’è bisogno di andare con la memoria a mezzo secolo fa per vedere come le opere d’arte di maggior rilevanza siano messe in secondo piano dagli “uomini pratici”, che dimostrano così scarsa lungimiranza sia economica che umanistica; basti pensare a come vengano poco valorizzate queste risorse anche oggigiorno nel nostro paese.
Questo a testimonianza del fatto che passano gli anni ma purtroppo certe mentalità rimangono fossilizzate nel buio dell’ignoranza.

Travel Monuments Men PlacesFoto del reale recupero della Madonna di Bruges

Il film va visto. Anche se, come me, non siete esperti d’arte.
Va visto per capire che ci sono stati uomini che hanno combattuto, e perso la vita, non solo per i grandi valori che oggi sono universalmente riconosciuti, ma anche per un valore che viene troppo spesso dimenticato. Il valore inestimabile di poter ammirare ancora la Madonna di Bruges di Michelangelo, il Polittico di Gand o la Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci (che fu ritrovata con l’impronta di un tallone nell’angolo inferiore a destra e successivamente restaurato) e molte altre opere in Europa.
Il film va visto per ricordare che, nonostante l’intervento di queste “squadre speciali” a cui nessuno attribuiva particolare importanza, moltissime opere sono andate distrutte o perdute come il “Ritratto di giovane uomo” di Raffaello e per ricordare che c’è una parte di umanità, mai citata nei libri di storia, che viene persa ogni volta che scoppia un conflitto.
Il film va visto, infine, per rispondere al quesito che viene posto a Frank Stokes di ritorno dalla missione: “Vite umane sono state perdute per l’arte. Ne è valsa la pena?”

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