I 10 episodi della miniserie in onda su TNT ci raccontano la vita di un William Shakespeare (Laurie Davidson) giovanissimo ma già sposato con prole, arrivato a Londra in cerca di fortuna, accompagnato solo dalle sue sceneggiature e dai suoi sogni. Londra appare ai suoi occhi da provinciale come gigantesca, rumorosa e coloratissima; un crogiolo di popoli e culture differenti. Siamo in epoca Elisabettiana e oltre a lottare per farsi un nome, il giovane Will dovrà cercare a tutti i costi di nascondere la sua fede, in una città ed un’epoca dove i cattolici venivano denunciati e condannati a morte.
Lontanissimo dall’essere una ricostruzione storica fedele, Will ci appare più come un manifesto punk, un inno all’arte e alla sua libertà. Il mite Will arriva nella tana del lupo, il teatro londinese di James Burbage (Colm Meaney), dove tutto sembra lecito e nulla immorale. Si innamora (tra mille sensi di colpa) della figlia di lui, la bella Alice (Olivia DeJonge), a cui i costumi dell’epoca impedisce di calcare il palcoscenico, contrariamente al suo presuntuoso fratello Richard (Ewen Bremner), a cui viene invece concesso tutto, anche una pessima recitazione.