Serie TV

American Odyssey

Concepita, come ci suggerisce il titolo, come una moderna rivisitazione dell’epico viaggio di Ulisse, questa serie intrisa di patriottismo a stelle e strisce trae fonte di ispirazione da Traffic di Soderbergh. Nella tormentata Africa del nord, il sergente Odelle Ballard scopre in alcuni file che una grande società americana stia finanziando i jihadisti. Prima che possa fare qualunque cosa, la sua unità viene decimata in un agguato e lei sembra essere l’unica sopravvissuta (per caso). Nel frattempo in patria l’ex procuratore Decker lavora per la stessa società che stava fornendo risorse ai jihadisti ed un giovane e attivista incontra un hacker, il quale crede di aver scoperto le prove di una gigantesca cospirazione militare.Vicende che si intrecciano e che hanno uno scopo comune, raccontate con estrema serietà in questo American Odyssey. Sembrerà anche a noi di essere complici di una cospirazione o di non fare abbastanza per evitarla. Una serie che sembra nata dalla mente dei peggior complottisti e che diviene poco credibile proprio nel momento in cui esagera. Serie che piacerà davvero molto ai fanatici americani ma il cui successo, temo e mi auguro, rimarrà confinato all’interno del confine USA.

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