Serie TV

Arrow

Amanti di fumetti e supereroi cazzuti? Avete trovato di che (s)parlare. Dopo il decennio di monopolio di Superman, la CW ci riprova e ripropone un altro classico dei fumetti, sicuramente meno famoso di Superman e altrettanto sicuramente meno simpatico di Batman, ma decisamente un pezzo da novanta, un eroe “normale” ma determinato e pieno di risorse. Il Freccia Ferde DC Comics è infatti un miliardario viziato che compie il suo personalissimo percorso di redenzione e vendetta. Ma essendo in casa CW, il tutto deve prendere una piega un po’ tamarra e che incita al fangirlismo estremo. Sembrerebbe quasi che la DC comics abbia investito sulle ragazzine piuttosto che sugli amanti di fumetti e supereroi in generale. Il suo miliardario senza poteri particolari ma con tanti soldi e tempo da spendere al servizio della città diventa anche un sex symbol, fasciato in tutine aderenti e a torso nudo almeno una volta a puntata per contratto. Eppure non urliamo allo scandalo: Green Arrow così come lo conosciamo non è stato snaturato del tutto: è ancora viziato e arrogante, ma è meno biondo e più “badass” rispetto alla versione cartacea. Tutta la serie esprime un livello di trash notevole, ma sopportabile: tutti vestono di pelle e ostentano mezzi di trasporto ipertaroccati; volano botte da orbi e tutti – ma proprio tutti – ostentano conoscenze di 10 diverse arti marziali (che padroneggiano). Tutti iperpalestrati e iperbelli, a darne di santa ragione al povero Oliver Queen, che ad ogni episodio aggiunge al curriculum un occhio nero e qualche costola crinata. Poco male, almeno si spoglia per curarsi le ferite, diciamoci la verità. Eppure non sono né le scene d’azione né il fisico del protagonista a rendere Arrow così piacevole da guardare. A mio modesto parere il quid che la rende diversa da serie simili (leggasi la defunta Smallville) è l’abbondanza dei cattivi (villains) e la loro caratterizzazione. Compaiono relativamente poco, lasciando maggior spazio e risalto ai loro subalterni, ma la loro presenza si fa sempre sentire. Complici delle azzeccatissime scelte di casting, questi cattivoni cazzuti saranno la vera spina nel fianco di Oliver, che nella sua crociata contro corruzione e violenza sarà aiutato dai personaggi più impensabili: vecchie conoscenze e nuovi amici, a tal punto che spesso mi viene da pensare che troppa gente sappia del segreto di Arrow (il segreto di Pulcinella, in pratica…). Insomma, una serie ben scritta e che accontenta un po’ tutti, da vedere.  

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