Film

Bright

In una realtà contemporanea ma alternativa, sulla Terra convivono più o meno pacificamente diverse specie, che sembrano uscire dal manuale di un RPG fantasy: orchi, elfi, fate e così via. L’integrazione é ancora un’utopia e spesso gli umani emarginano le altre specie per motivi sostanzialmente pregiudiziali. Ad esempio, gli orchi vengono spesso paragonati a dei maiali e considerati solo creature dalla grande forza ma senza un fine intelletto. Invece gli elfi, gli unici in grado di usare la magia, fanno parte di un’èlite privilegiata.

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Bright – immagine by IMDB

Succederà anche quando la polizia di Los Angeles deciderà di attuare il progetto “Diversity” decidendo di arruolare per la prima volta un orco come agente, Nick Jakoby (Joel Edgerton) e decidendo di affiancargli l’agente Daryl Ward (Will Smith). Considerato più una spalla che un vero partner, Nick cercherà di diventare amico del collega, l’unico di tutta l’unità a non considerarlo del tutto stupido e non un vero poliziotto, ma un giorno qualcosa incrinerà il loro precario rapporto. Durante una giornata di lavoro come tante, un criminale orco spara a sangue freddo a Ward e Jakobi non riesce a catturarlo, asserendo che il sospettato sia scappato senza lasciare traccia. Ward si riprenderà, ma per molto tempo non riuscirà ad avere completa fiducia nel partner.

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Bright – immagine by IMDB

Le cose si complicheranno ulteriormente quando i due si imbatteranno in Tikka (Lucy Fry) una giovane elfa in possesso di un artefatto magico molto potente, che continua a ripetere come un mantra che qualcosa o qualcuno di estremamente diabolico e potente sta per tornare. 

Bright é un esperimento tanto ambizioso quanto costoso per Netflix: un fantasy poliziesco distribuito in esclusiva sulla piattaforma di streaming che ha diviso critica e pubblico ma che ha già ipotecato un sequel. Farcito di razzismo che di più non si poteva, questo film é visivamente caratterizzato da atmosfere per lo più cupe e l’uso esagerato di luci simil-neon fluorescenti e coloratissime, che ricordano a tratti un’altra pellicola diretta da David Ayer, Suicide Squad, con il medesimo protagonita. La sceneggiatura é però forse il punto debole di Bright: la strana coppia di poliziotti é un tema talmente abusato che occorreva un quid che l’avesse resa interessante; ma anche l’intera narrazione integrazione-lotta contro il male appare noiosa e poco intensa.

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Bright – immagine by IMDB

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