Nuovo capitolo che la Marvel dedica al più patriottico tra i soldati a stelle e strisce, quel Captain America che da esile soldatino motivato è diventato grazie alla scienza il prototipo del super soldato, tutto muscoli e super scudo. Questa volta, dopo aver salvato patria e pianeta dopo i tragici eventi di New York che abbiamo visto in Avengers, il prode capitano si ritrova a dover affrontare un nemico ancor più insidioso, nascosto per decenni tra i ranghi dello S.H.I.E.L.D.
A dispetto del titolo stesso, infatti, il vero protagonista (o meglio antagonista) del film non è certo questo leggendario Winter Soldier, che compare anzi piuttosto tardivamente e a sprazzi, bensì Hydra, ex divisione scientifica del Terzo Reich ed oggi principale minaccia per lo S.H.I.E.L.D. stesso e, di riflesso, per l’intero pianeta.
Quando Nick Fury e lo stesso Steve Rogers saranno ad un passo dallo scoprire le carte segrete di Hydra e di come progetti di prendere il controllo, le cose si faranno serie: l’intero S.H.I.E.L.D. e lo stesso Capitan America verranno considerati terroristi.
Il direttore Fury verrà perfino ferito a morte in un attentato, così Rogers, insieme alla fedele Black Widow, cercheranno e troveranno aiuto in Falcon, per cercare di porre fine al folle piano di Hydra e ristabilire l’ordine.
In questo clima ostile e di sospetti reciproci, arriva anche il supersoldato nemico, versione “cattiva” dello stesso Captain America, ex soldato addestrato e potenziato per servire Hydra.
Un film che, se preso da solo, risulta carente nella parte narrativa, ma che corrisponde perfettamente all’anello di congiunzione tra la serie tv Agents of S.H.I.E.L.D. ed il prossimo Avengers, in uscita il prossimo anno. Se abbiamo infatti seguito la serie televisiva Marvel, abbiamo già familiarità con Hydra ed i suoi piani, conosciamo già il destino di Nick Fury ed il coinvolgimento di Steve Rogers, mentre il finale decisamente aperto del film apre la porta ad altre vicende.