Serie TV

Olympus

Parlare di una serie fantasy nel 2015 è pericoloso: quello che un tempo era di nicchia, riservato solo ai nerd e senza troppe pretese. Oggi invece, complice l’avvento di una nuova generazione di gamers esigentissimi e freschi appassionati che si sono avvicinati al genere dopo Il Signore degli Anelli e Game of Thrones, il genere fantasy può essere facilmente associato a trame intricate ed effetti speciali da urlo. Ci hanno viziato, e a noi piace da morire questo fiorire di nuovi telefilm a tema, tra draghi sputafuoco e supereroi in calzamaglia. Ecco allora che quando spunta nei palinsesti una serie ambientata nella Grecia degli Dei capricciosi e litigiosi ci si illuminano gli occhi. E poco importa se la delusione cocente di appena un anno prima, chiamata Atlantis, che parlava più o meno delle cose e lo faceva male, malissimo. Ma a dispetto delle nostre aspettative, Olympus riesce a stupirci e ci lascia a bocca aperta. Non solo sono riusciti a mettere insieme un cast che provocherebbe fischi anche nel teatrino dell’oratorio, ma hanno completato l’imbarazzante quadretto con una trama rattoppata e non-sense e, soprattutto, con degli effetti speciali imbarazzantissimi, che mi hanno fatto mettere in discussione il severo giudizio espresso per gli ultimi secondi di Sons of Anarchy. Non vedevo orrori del genere dai tempi di Da Vinci’s Demons e delle sue atroci prospettive, le quali in confronto agli scenari di Olympus sembrano roba eccellente da Oscar. Una serie veramente inutile ed inguardabile, di cui fatico ancora a credere che possa esser stata voluta e trasmessa. Lunga vita al buon vecchio Hercules di quando ero bambina, veramente di un altro livello!

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